Glossario Digitale per Far Finta di Essere Persone Serie con Altre Persone che Fanno Finta di Essere Serie

Sono la prima ad usarli anche se detesto chi li usa (a caso). Per la proprietà transitiva dovrei detestare me stessa, ma non è questo il punto.

Con questo post vorrei tentare di spiegare in modo umile i termini più utilizzati in ambito digital, di cui spesso si abusa e per di più in modo errato, così che possiate sgamare chi li usa per confondervi, comprenderli le rare volte che vi capiterà di avere una conversazione con qualcuno serio del settore, o semplicemente per dirli a caso quando siete su un Frecciarossa.

Il mondo dell’internet è fatto principalmente di acronimi e per la sua natura universale, è in inglese. Anche se con la pronuncia milanese fa tutto un altro effetto, esercitatevi!

  • SEO – Si scrive SEO e ragazzi, udite udite, si pronuncia SEO. Non sìo, non séo, ma sèo. È un acronimo e sta per Search Engine Optimization, che letteralmente significa Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Definisce tutte le attività di ottimizzazione di un sito web volte a migliorarne il posizionamento nei risultati organici su Google/Bing/etc. In che senso organico? È forse Bio? No. Organico perché è un posizionamento che si ottiene attraverso la ripetizione e l’uso strategico delle parole chiave all’interno dei siti web, senza pagare il nostro amico Google (ma pagando qualcuno che ne sappia qualcosa di scrittura SEO e salire di posizione).
  • SEM – Mano nella mano con la SEO, facendo a gara a chi la stringe più forte, è anch’esso un acronimo e sta per Search Engine Marketing. Quindi sempre di posizionamento sui motori di ricerca si parla, ma stavolta pagando Google invece del cugino del fratello del vostro amico che è ‘bravissimo’ nella scrittura SEO. Ma siccome Big G. è onesto, ce lo dice quando un sito appare per primo perché viene pagato anteponendo un piccolo ‘Ann.’ davanti all’url del sito che esce sul motore di ricerca.

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  • URL – Vi ho letto nel pensiero eh? È l’acronimo di Uniform Resource Locator, meglio conosciuto come ‘indirizzo web’. L’URL di un sito web è composto da un protocollo e da un nome a dominio.
  • PROTOCOLLO (HTTP o HTTPS) – Avete presente quella roba che compare sulla barra in alto prima del ‘www’? Ecco, quello si chiama protocollo, e può essere http o https. E indovinate cosa sono? Due acronimi, esatto! HyperText Transfer Protocol HyperText Transfer Protocol Secure. Il secondo, a differenza del primo, è dotato di una serie di protocolli criptati che proteggono i dati dell’utente. Se ci fate caso infatti, il 99% degli e-commerce sono dotati di questo protocollo per evitare furti di informazioni sensibili sugli utenti (ovvero i dati della vostra carta). Su un normale blog o sito vetrina è sufficiente un protocollo http visto che non vengono immesse informazioni dal visitatore.
  • DOMINIO – Il dominio non è altro che il nome del sito web. Può avere diverse estensioni (.it, .com, .eu, etc.) e ad ognuna di queste può corrispondere un unico proprietario, tipo il nome utente di instagram per capirci. Pensate che esistono società che fatturano solamente con la compravendita di nomi a dominio! Tipo Jon Schulz, collezionista di nomi a dominio legati a malattie ed epidemie, che nel 2014 voleva vendere ebola.com per duecentomila dollari. Fico eh? Ora però non perdete tempo a cercare nomi a dominio da comprare, quel treno è passato da un pezzo.
  • CMS – Ovvero Content Management System, sta ad indicare la piattaforma per la gestione e pubblicazione di contenuti online. Mai sentito parlare di WordPress, Joomla & co.? Quelli sono tutti CMS. Quello da cui sto scrivendo questo post è un CMS. Tua madre è un CMS (scherzo, volevo solo vedere se stavi ancora leggendo con attenzione).

 

Il Glossario Digital Marketing a prova di bionda rimarrà in aggiornamento costante grazie ai vostri suggerimenti. Se avete dubbi o nuove parole da suggerire fatevi sotto!

 

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