Cover Letter: 4 tips per scriverne una che spacca

Odio le Cover Letter. Odio le Cover Letter. Odio le Cover Letter. Bene, ora che abbiamo liberato il nostro chakra capiamo come scriverne una che spacca.

Ripetiamo insieme: Odio le Cover Letter. Odio le Cover Letter. Odio le Cover Letter.

Bene, ora che abbiamo liberato il nostro chakra tocca capire come scriverne una che spacca perché, ahimè, spesso sono un elemento determinante per il primo step di selezione.

Il nostro Curriculum serve per raccontare il nostro percorso formativo e professionale, in maniera sintetica (mi raccomando) e abbastanza asettica. La Cover Letter serve a far capire a chi la legge chi siamo, cosa facciamo, cosa vorremmo fare e perché.

La richiedono? Falla. Non la richiedono? Falla lo stesso.

Rispondi all’annuncio (mettendoci del tuo)

Non rendiamoci la vita difficile! La maggior parte degli annunci di lavoro descrive in maniera molto dettagliata il tipo di ruolo, le mansioni e il candidato che stanno cercando. Leggiamo bene la descrizione, facciamo nostro il tone of voice e utilizziamolo per scrivere la Cover Letter.

Raccontiamo come e perché il nostro bagaglio di competenze ci rende il candidato perfetto per quella posizione attraverso brevi episodi della nostra vita lavorativa.

Le prime righe sono decisive: è qui che catturate la loro attenzione

Ma chi sono loro? Mettiamoci nei panni dei poveri Hiring Managers. Gran parte della loro giornata è impegnata dalla lettura di curricula e cover letters che il più delle volte li costringono ad interrogarsi sul perché della loro scelta professionale. Il nostro obiettivo è riuscire a catturare la loro attenzione per fargli venire voglia di leggere la nostra sudatissima lettera di presentazione dall’inizio alla fine.

I dettagli sono la chiave, e in questo caso si traducono in:

  • una frase per mostrare che conosci l’azienda
  • una frase per spiegare la tua esperienza nel settore, possibilmente con esempi concreti legati al ruolo per cui ti stai candidando
  • una frase per introdurre la tua value proposition in azienda, tenendo sempre a mente le caratteristiche presenti nell’annuncio
  • una frase per trovarli e nel buio incatenarli (scusate, non ho resistito)

NO ai template presi da internet

Avete letto bene. Lo so, lo so: è dura ma non ci sono scorciatoie. Se vogliamo che la nostra lettera sia efficace dovrà essere strettamente personale e unica perché deve riflettere la nostra visione sul mondo del lavoro e la nostra personalità. Deve insinuare già l’idea nella mente del nostro Hiring Manager che siamo proprio la persona che sta cercando.

Ricordatevi sempre che “Se avete trovato qualcosa su internet, ci sarà sempre qualcun altro che l’avrà copiata prima di voi.” (cit. Osho).

Last but not least: attenzione agli errori

Sembrerà banale, ma capita spessissimo di inviare una cover letter che contiene errori di ortografia, una formattazione penosa e magari anche il nome dell’azienda sbagliata (a me è successo esattamente questo, era pure un’azienda importante mannaggiammé).

Questo perché già siamo svogliati nello scriverle, e quando entriamo nel trip devocercarelavorodevocambiarelavorodevotrovarelavoro la fretta di mandare più candidature possibili ci porta a commettere errori madornali che potrebbero farci escludere fin dal primo step di selezione.

Per cui scrivete la vostra lettera, stampatela e rileggetela. Segnate gli errori, correggetela e ristampatela (si, di nuovo, viva l’ecologia).  Se necessario fatela leggere a un amico o a un familiare e fatevi dare dei feedback. Vi servirà almeno le prime volte per trovare il vostro modo di raccontarvi.

 

Vi serve un consiglio? Inviatemi la vostra Cover Letter!

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *